La libbbertà!!!
In questi giorni sto riflettendo molto su coloro che, per quello che costoro chiamerebbero forse un qualche genere di “principio di cautela”, sostengono a spada tratta la loro libertà di non fare quel vaccino che noialtri, sciocchi schiavi di BIG PHARMA, non vediamo l’ora di fare. Anzi, noi poveri di spirito a cui ribolle il sangue, quando sentiamo quanto velocemente stanno vaccinando gli inglesi e pensiamo che viceversa da domani saremo nuovamente in zona rossa.Ebbene, queste persone pensano che il loro diritto discenda dai principi della nostra costituzione, la miglior costituzione del mondo, oltretutto:”ART. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”Il secondo comma sembra anche dargli ragione a queste anime superiori, ma la debolezza del loro altrimenti illuminato parere costituzionale arriva prima del punto: “se non per disposizione di legge”.Parlando sempre di Costituzione, in questi pandemici mesi che si stanno rapidamente trasformando in anni, un altro articolo pensato dai lungimiranti padri costituenti – che, sia detto per inciso, ai tempi della Spagnola c’erano – ha trasformato la nostra vita, l’ART. 16:”Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche [cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2].Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge [cfr. art. 35 c.4].”E anche qui i passaggi chiave sono “salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.” e “salvo gli obblighi di legge”Bene, eccoci quasi quasi al nocciolo del mio ragionamento, che, vedrete, non si appellerà alla comprensione dei fattori epidemiologici che, capisco bene, non vedendosi e non toccandosi con mano, hanno un livello di astrazione pari al curvare della Terra laddove sta l’orizzonte, e che rendono taluni sospettosi, così come non si baserà sul presupporre la capacità di comprensione della lettura di articoli scientifici, o di articoli di giornale, o del “forse non tutti sanno che…” della settimana enigmistica, se è per questo.Però prima una svelta nota personale. Prevengo qui, ora, chi sarà tentato di dire che io sguazzo nelle stesse acque stagnanti dell’incomprensione. Sappia colui che, senza essere esperto di nulla tranne che di bordolesi e di padelle, oltre ad essere un ragazzo di vaste letture, ho studiato, ere prima di mettermi in vigna o in cucina e post fisica, filosofia della scienza, il che se non altro mi ha dato gli strumenti per leggere un articolo scientifico senza sentirmi risuonare le campane nel cervello. Ho conservato quindi l’abitudine, le mie cose, di andarmele a guardare dalle fonti, dato anche il fatto inoppugnabile che il giornalismo scientifico è morto. Detto ciò e tornando ai nostri cauti soloni, voglio quindi domandare: in base a quale principio la mia libertà di movimento, di impresa, di non morire di fame portando con me coloro che da me si aspettano uno stipendio, possono essere così fortemente condizionate dal sacrosanto art. 16 mentre dovrebbe essere tutelata la gretta e pavida ignoranza di coloro che si appellano all’art. 35 per non farsi fare una punturina e che poi saranno tutelati nel NON far sapere al datore e ai colleghi di lavoro se si sono vaccinati?Ebbene sì perché l’altissimo e divino garante per la nostra inutile privacy (www.gpdp.it/temi/coronavirus/faq#vaccini) ha decretato che commetterei reato semplicemente CHIEDENDO a un dipendente se si è vaccinato, anche se lo scopo fosse tutelare la salute di colleghi e clienti.Insomma, le tutele repubblicane verso chi agisce non agendo, egoisticamente e ignorantemente sono immutate e forti, mentre chi, in base a buon senso e senso civico, vorrebbe agire è costretto a non farlo in forza di burocratiche disorganizzazioni e alle suddette orrende tutele. E chiudo qui, per non cedere alla tentazione degli insulti, aggiungendo solo che mi viene da augurarmi che non ci sarebbe stato dubbio, sull’opportunità dell’obbligo vaccinale, se, in un mondo parallelo, questa scema malattia avesse colpito anche i bambini, come potrebbe anche avvenire con futuri coronavirus. Ma ovviamente dato che ammazza solo i vecchi e i deboli e gli infermi, i nostri amici anti pic-indolor saranno liberi di continuare ad accoppare nonnini senza riguardo al buon gusto e alla vita biologica ed economica di tutti gli altri.E per una volta una auspicabilmente non spuria (non ho verificato stavolta, lo ammetto) citazione ci sta bene: “Spesso compie un’ingiustizia non solo chi fa, ma anche chi non fa qualche cosa.”